P.A.R. Honda: Deep Comune e stabilità assoluta, anche con le elezioni alle porte

Mentre le scuderie rivali vivono nell’ansia delle riconferme e dei tagli di fine stagione, in casa P.A.R. Honda l’atmosfera è incredibilmente rilassata. Non importa il rendimento in pista, le strategie di gara o il numero di incidenti: i piloti del team genovese Sugo e Miki sanno che il loro posto è garantito.

La scuderia, di proprietà del Comune di Genova, opera secondo logiche completamente diverse rispetto al resto del paddock. Non ci sono pressioni da parte di sponsor, né l’incubo di dover giustificare brutte prestazioni. La leggenda vuole che i piloti si presentino ai box in mutande, certi che nessuno oserà metterne in discussione la professionalità. Il sistema è oliato alla perfezione: se uno è in ritardo, il compagno timbra il cartellino per lui e si va avanti senza problemi.

LE ELEZIONI? SOLO UN FASTIDIO BUROCRATICO
Con le elezioni comunali all’orizzonte, qualcuno potrebbe pensare che il destino della P.A.R. Honda sia incerto. Nulla di più sbagliato. La scuderia è un’entità a parte, radicata nel Deep Comune, l’intoccabile sottobosco della pubblica amministrazione motoristica. Qualunque sia l’esito delle urne, il team resterà immutabile, come un ufficio protocollo che lavora a velocità costante indipendentemente dall’emergenza.

RIVALI INVIDIOSI
Mentre i piloti dei Pomodorai tremano in attesa del verdetto di Tomarko, Sugo e Miki girano per il paddock con una calma olimpica, suscitando l’invidia degli avversari. “Non ci sono sedili sicuri in FantaF1… tranne quelli della P.A.R. Honda,” ha dichiarato un anonimo pilota che sogna il posto fisso.

E così, mentre il mondo delle corse cambia rapidamente, tra rivoluzioni tecniche e decisioni manageriali spietate, la P.A.R. Honda continua il suo viaggio nel tempo, immune agli scossoni. Perché, in fondo, certe poltrone non si muovono mai.

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